Una piccola cittadina sul confine tra la provincia di Vicenza e quella di Verona è conosciuta per il suo castello che dal cocuzzolo tiene sotto controllo la pianura. Ma questo piccolo angolino di territorio veronese è conosciuto anche per i suoi vigneti dai quali si produce l'omonimo vino bianco a tutto campo: dal classico bianco fermo da portare a tavola pasteggiando alle bollicine, fino ad arrivare alla sua versione dolce in forma di recioto. Recioto che da sempre si contende lo scettro con quello di Gambellara: sfida ardua da valutare che è meglio lasciare a veri intenditori ;-)
Avete capito dove siamo? A Soave e proprio qui, nel fine settimana appena trascorso, si è tenuta la tradizionale festa dell'uva, giunta alla sua 87esima edizione. Un'ode a questo magnifico frutto nel mese in cui viene colto e pigiato per dare vita a quel soave vino che ci accompagna tutto l'anno.
Una festa, una grande festa che vede le vie del centro storico, racchiuse dalle antiche mura del suo castello, invase da paesani e turisti che zigzagando tra una bancarella e l'altra possono assaporare un buon bicchiere di Soave. Musica, spettacoli, visite guidate alla scoperta della città e della sua storia e l'immancabile stand gastronomico per accompagnare il protagonista indiscusso di questa kermesse a piatti tipici del territorio veronese come il risotto all'isolana o con monteveronese e radicchio o con i grandi classici come le tagliatelle all'anitra o con il tartufo.
Una domenica pomeriggio baciata dal sole di metà settembre in quel di Soave per trascorrere qualche ora in allegria e compagnia, visitando le bellezze del mio territorio e assaporando specialità della zona: queste sono le domeniche che adoro!
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